In questi giorni sulla rete internet si sta parlando tantissimo della
crisi in Birmania, delle violenze, deportazioni e privazioni che quel
popolo sta subendo.
La rete - nonostante le restrizioni imposte
dalla giunta militare - riesce a far filtrare molte notizie, foto,
video, che i blog rilanciano, commentano e traducono in varie lingue.
Per esempio, Burmanews
è un sito che raccoglie e traduce in inglese notizie provenienti dalla
Birmania, pubblicandole sotto forma di brevissimi dispacci.
Come seguire le tante notizie senza disperdersi? Con altri due blogger, Dario e Gigi, abbiamo creato una pagina-raccoglitore di foto, video, notizie sulla Birmania, prelevate in automatico da diverse fonti: http://www.pageflakes.com/freeburma
Nella "box" "Notizie dalla Birmania" trovate molte notizie tradotte in italiano e provenienti dal sito Burmanews di cui ho parlato sopra.
In
questa situazione gli organi di informazione ufficiale hanno
all'incirca le stesse risorse informative dei blog, ma non hanno la
stessa immediatezza e capillarità. La notizia, che sulla radio e TV può
passare come seconda o terza, sui blog che si sono impegnati a parlarne
continua a rimanere la prima.
"Stop blogging for Burma"
- "Smetti di scrivere sul blog, per la Birmania" è l'azione lanciata da
un blogger, Dario Salvelli, che ha avuto molte adesioni. Non si tratta
di congelare il blog (c'è anche chi lo ha fatto) ma di parlare, almeno
per alcuni giorni, solo della Birmania.
Tanti blog (aderendo a una proposta di Blogosfere,
sito di blog professionali di informaziona) si sono "Colorati di rosso
birmano", il rosso delle tonache dei monaci, cambiando lo sfondo o
l'immagine di testa (header) per solidarietà, e per domani, 4 ottobre, moltissimi hanno programmato di aderire all'iniziativa "Free-Burma Day".
L'iniziativa del "Free-Burma day" è partita da Dario Salvelli e da un blogger tedesco, Robert Basic,
e si è diffusa a macchia d'olio. Consiste nel pubblicare - domani, 4
ottobre - un semplice post con la scritta "Free Burma" e un
collegamento al sito http://www.free-burma.org/.
C'è
anche chi obbietta, dicendo che tutte questa azioni non servono. A mio
avviso, tenere alta l'attenzione è invece fondamentale.