Diversamente da quanto si pensa, i Musulmani per natura sostengono la libertà di parola e in cambio esigono che ci sia una stampa libera -libera dal controllo dei partiti dominanti. Nello stesso tempo sono consapevoli dell'importanza di sostenere e promuovere l'alto fine della libera scelta, seguendo l'alta strada morale dell'etica e il massimo rispetto per Il Creatore, sia che venga scritto chiaramente o che sia implicito.
Il nostro profeta Muhammed -che le preghiere e la pace di Allah siano con lui- fece affidamento al suo diritto di libertà di parola quando portò il Nuovo Messaggio, la buona Novella, alla Penisola Arabica circa 1,400 anni fa. Anche se i suoi fratelli arabi e la società a lui contemporanea, considerarono il suo messaggio controproducente per la loro società pagana. Per mettere a tacere il Profeta e i suo nuovi seguaci essi vennero perseguitati. Il Profeta inviò allora i suoi nuovi seguaci in Abissinia per cercare di ottenere protezione dal Re Africano Cattolico. Il Re Cristiano venne così a conoscere che i Musulmani erano molto vicini a lui nella fede e che "l'unica differenza tra noi è come questa sottile linea disegnata sulla sabbia", e diede loro asilo.
Oggi, i Musulmani non
riusciranno mai a cancellare l'etichetta di terroristi, di violentatori di
donne, di anti-moderni, se noi non promuoviamo la libertà di stampa, per poi
utilizzarla per definirci. Dobbiamo esigere notizie giuste ed accurate su di
noi e darle anche noi in cambio. La libertà di stampa è a nostro beneficio, ma
per "fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi", dobbiamo
proteggere questo diritto. La libertà di stampa in qualunque società,
rappresentare e dare voce al popolo e non soltanto essere portavoce delle
élite, dei potenti, dello status quo. Noi Musulmani lo sappiamo. Noi Musulmani
dobbiamo agire di conseguenza.
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