di Maria Rosa Logozzo
Le notizie di quest'ultima settimana vertono in gran parte su temi di economia e finanza che i giornalisti, con l'aiuto di esperti, cercano di rendere comprensibili a noi comuni mortali. Ce la stanno mettendo tutta, ma gli argomenti sono ostici e la terminologia pure.
Ieri, mi sono imbattuta in un editoriale di Luigino Bruni sulla situazione di grave crisi finanziaria che il mondo sta vivendo (L'abbraccio mortale, Avvenire, 07/08/2011). Mi è piaciuto, così ho cercato se ne avesse scritti altri di recente sulla stessa testata e c'erano: il 2 agosto ha trattato di ceto medio e crisi del capitalismo (Noi e le mucche della finanza) e, in precedenza, il 24 luglio, si era occupato della situazione italiana (Un Giubileo per l'Italia).
di Maria Rosa Logozzo
Ho il ritornello "Libertà è partecipazione" nelle orecchie e non riesco a mandarlo via. Merito del coro di conduttori, ospiti e pubblico che ha chiuso ieri la puntata di Anno Zero. Non c'è che dire, Santoro è un maestro nell'utilizzare il mezzo televisivo suscitando reazione nel pubblico.
Non desidero entrare nelle questioni Santoro-Masi all'ordine del giorno. Vorrei uscire dall'emotività del momento per condividere qualche spunto su cosa ci può dire, cosa può implicare che "Libertà è partecipazione".
Seguo uno dei ritornelli della canzone di Gaber che Vauro ieri sera ha 'disegnato'.
di Maria Rosa Logozzo
Mi sono fermata a guardare Daria Bignardi ieri sera (Le invasioni barbariche – la7) perché avrebbe intervistato Mario Monti ed ero curiosa di vedere come se la sarebbe cavata il premier in quell'ambiente a cui non era certo uso.
Ma non è stata quella l'intervista che mi ha spinto a scrivere queste righe, quanto la successiva a Massimo Gramellini (giornalista, vice-direttore de La Stampa e scrittore), per i valori che ha toccato.
Argomento era il suo ultimo libro, Fai bei sogni, un libro in cui Gramellini ha racchiuso la sua esperienza di vita; un libro che, inaspettatamente visti i tempi che corrono per l'editoria, ha venduto più di un milione di copie ed è in corso di traduzione in 14 Paesi.
di Maria Rosa Logozzo
Il 26 agosto scorso, Alessandro Baricco scrive per Wired "I nuovi barbari”, un'analisi ardita – ma estremamente lucida – sulle mutazioni del nostro tempo; un'analisi che fa bene proprio dove urta, sconvolge e pare assurda.
Il connubio Baricco - 'Barbari' risale al 2006 quando l'autore pubblica a puntate su La Repubblica il libro che sta scrivendo, "I barbari. Saggio sulla mutazione".
L'editrice Feltrinelli ha messo su Youtube, suddividendola in otto clip, una conversazione sul libro fatta dall'autore il 22 maggio 2008 al cinema Anteo di Milano. “Volevo capire dove siamo cambiati.- così motiva la genesi del libro -. In generale la trasformazione che è accaduta con un'accelerazione violenta in questi ultimi anni, è percepita come una sorta di apocalisse, lenta ma irrefrenabile. (...)
di Maria Rosa Logozzo
“Mappe, un modo di organizzare lo spazio, di renderlo significativo, di sapere dove ci si trova e dove vogliamo andare”, così Anselmo Grotti apre la prima puntata di Mappe, rubrica di cui è ideatore e conduttore, in onda su TSD, emittente televisiva della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. TSD è l'acronimo di Tele San Domenico, nome dovuto alla prima sede dell'emittente situata in piazza San Domenico ad Arezzo. TSD nacque nel 1980 come emittente parrocchiale.
Il termine Mappe è riferito usualmente all'ambiente fisico, ma lo si può applicare anche al nostro immaginario mentale ed è soprattutto in questa dimensione in cui la rubrica vuole portare i telespettatori: “Nella nostra vita facciamo riferimento a dei valori, facciamo riferimento a degli aspetti di cui vogliamo tener conto, ed è importante prendersi cura di questa caratteristica”.
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