segnalato dal Goethe-Institut di Roma
Le recenti discussioni nazionali e internazionali sulla gestione dei profughi provenienti dall’area nordafricana hanno chiaramente mostrato come l’Europa sia ancora lontana da una politica paneuropea d’integrazione e di migrazione.
L’Unione Europea si trova quindi a dover affrontare questa duplice sfida potenziando l’integrazione interna, ovvero rafforzando una cittadinanza paneuropea. Solo il successo dell’integrazione interna potrà offrire le basi per affrontare congiuntamente la questione dell’integrazione esterna, ossia quella degli immigrati provenienti dai Paesi extracomunitari.
La televisione, intesa come uno dei principali mezzi di comunicazione, ha in entrambe le sfide un’importante responsabilità integrativa. teleVISIONE II si propone pertanto di esaminare le seguenti questioni: cosa fa la televisione nel campo dell’integrazione intra ed extracomunitaria? In che modo la televisione può, da un lato, promuovere la creazione di una cittadinanza europea, ricoprendo, dall’altro, un ruolo nell’integrazione degli immigrati extracomunitari?
segnalato da GMU Brescia
Dalle ore 9.30 alle ore 13.00 di sabato 22 ottobre, presso l'auditorium San Barnaba di Brescia, prenderà il via Spot, si gira! In ComunicAzione, un percorso di formazione per giovani di 14-30 anni sui linguaggi della comunicazione pubblicitaria, ideato e realizzato dai Giovani per un Mondo Unito di Brescia con la collaborazione dell' Accademia Santa Giulia.
In questo primo appuntamento, dal titolo "Cambia canale! I linguaggi della comunicazione pubblicitaria", Raffaele Cardarelli guiderà un percorso interattivo sulla comunicazione pubblicitaria tra spot di ieri e di oggi. Si parlerà di comunicazione e dei linguaggi utilizzati dalla pubblicità, partendo dalle caratteristiche psicologiche dell’essere umano, con l’ausilio di spot pubblicitari e di altri esempi di comunicazione.
di Maria Rosa Logozzo
Nel corso dell'appuntamento online di venerdì 17 aprile, sono stati riproposti dei brani da un intervento che Chiara Giaccardi, docente di Sociologia e Antropologia dei media dell'Università Cattolica di Milano, ci aveva offerto nel giugno 2010, in occasione del Convegno ‘Prove di Dialogo’ indetto per i 10 anni di NetOne.
La Giaccardi tocca aspetti della comunicazione di massa che sono da prendere in seria considerazione dagli addetti ai lavori e poi indica quattro possibili piste per migliorare lo stato delle cose.
di Maria Rosa Logozzo
Ho preso quasi uno shock quando un omaccione tatuato, un ‘mangiapreti’, che vendeva biscotti in un mercato della Val d’Aosta, alla notizia che avevo finito le ferie e rientravo a Roma, mi ha detto: “Saluta Francesco!” con un tono come se il Papa fosse il suo amico più caro.
Un’altra sorpresa è stata la notizia che Vanity Fair, rivista non certo di Chiesa ma di star, gossip e moda, aveva eletto papa Francesco “uomo dell’anno”, dedicandogli la copertina del numero del 10 luglio 2013 e scrivendo: «I suoi primi cento giorni lo hanno già messo in testa alla classifica dei leader mondiali che fanno la storia. Ma la rivoluzione continua»[1] .
di Maria Rosa Logozzo
(Video dell'intervento di Thomas Klann nel corso del XX Meeting online del 25 gennaio 2013, con introduzione di Nedo Pozzi)
Sono le foto storiche, interessanti e curiose, a raccontare l'esperienza di fotografia di Thomas Klann, la cui promettente carriera ebbe inizio prima al Museo di Berlino e poi al seguito di Willy Brandt come suo fotografo oltre che amico.
Sono testimonianze di una ricerca che tuttora va avanti, quella di illuminare ogni volto, ogni luogo, ogni piccolo particolare di esistenza con una luce 'bianca' e non 'colorata di suo' affinché tutto sia quello che è e non quello che altri, distorcendone la comunicazione con filtri propri, vorrebbero farne.
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