di Rebecca Helm e Franco Ropelato
"Ci troveremo presto in un mondo in cui Internet ci mostrerà ciò che pensa noi vogliamo vedere, ma non necessariamente quello che dovremmo vedere."
Queste parole sono tratte da un interessantissimo intervento di Eli Pariser su Ted. Il video è in inglese ma si possono attivare i sottotitoli in italiano o leggere la trascrizione in italiano.
Sul sito è presentato così: "Nel loro tentativo di fornire servizi su misura agli internauti (assieme a notizie e risultati di ricerca), le aziende virtuali (web companies) ci fanno involontariamente correre un rischio: rimanere intrappolati in una "gabbia di filtri" che ci ostacola l'accesso ad informazioni che potrebbero stimolarci o allargare la nostra visione del mondo.
Eli Pariser argomenta in modo convincente come questo rischio sia negativo per noi e per la democrazia."
di Claudio D'Attis
Lo scorso novembre mi è stato chiesto di tenere un corso di “grafica e nuovi media” all’Istituto Calasanzio di Campi Salentina, in provincia di Lecce, scuola finanziata dall’Assessorato alla Formazione della Regione Puglia.
Vi avevo già lavorato nel 2005 realizzando con i miei studenti due cortometraggi andati in onda anche in RAI. Cinque anni dopo la curiosità dei ragazzi era proprio catturata dalle ultime tecniche in campo mass-mediatico.
Come conclusione del corso, visto che ricorreva anche il decennale dell’Istituto, si è lavorato ad un convegno dal titolo "Giovani e Lavoro, una sfida tra speranza e futuro".
di Maria Rosa Logozzo
A Maggio Giovanna Cosenza ha chiesto agli studenti dei suoi corsi di semiotica dell'Università di Bologna di collaborare a: “creare un archivio di pubblicità (spot, affissioni, video virali) internazionali (e italiane, quando si trovano), che siano rispettose delle donne, degli uomini, dei vari orientamenti sessuali, delle minoranze religiose e etniche. Rispettose di tutti. Pubblicità originali, ironiche, interessanti: non le porcherie che spesso sono additate, su questo blog e in mille altri luoghi della rete, per ragioni più o meno gravi.”
Su DIS.AMB.IGUANDO ha diffuso la richiesta di collaborazione allargandola a quanti, anche non studenti, fossero interessati: qualcuno vuole unirsi al suo gruppo di lavoro?
di Maria Rosa Logozzo
Servizi televisivi e articoli di giornali locali hanno dato notizia della conclusione a Brescia del progetto Spot si gira! In comunicAzione tra cui: Teletutto, Bresciavera, Il giornale di Brescia del 17 novembre e del 18 novembre, il Corriere della sera online.
Ecco i link ai tre spot finalisti, da votare con un 'mi piace': dipendenze giovanili,rapporto uomo-donna,multiculturalità.
di Raffaele Cardarelli
«Un argomento importante non giustifica un comunicatore noioso».
«Se il cammello di Gheddafi viaggia a 60 km all’ora, quanti chilometri percorrerà in due ore e mezzo?». È una domanda semplice per adolescenti dai 16 anni in su. Ma quando viene proposta dal simpatico presentatore dello Sconvolt Quiz del programma tv Le Iene alle sette di mattina, all’interno di una discoteca a ragazzi e ragazze frastornati da ore e ore di musica “a palla”, condita da alcol e droghe più o meno leggere, la domanda può diventare un quesito insolubile.
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