di Maria Rosa Logozzo
I tre peccati dei media
Papa Francesco sabato scorso ha avuto un incontro con i membri dell'Associazione Corallo, una rete di 212 radio e 69 televisioni di varie regioni italiane che si propone di "essere punto di riferimento dell'emittenza radiotelevisiva privata che dichiari adesione ai principi cristiano sociali".
Il Papa ha replicato a braccio alle parole che il Presidente dell'Associazione gli aveva appena rivolto, lasciando da parte il discorso preparato (consegnato poi all'Associazione).
In una prima parte Francesco evidenzia come verità, bontà e bellezza vanno ricercate tutte e tre insieme:
"Quella verità… cercare la verità con i media. Ma non solo la verità! Verità, bontà e bellezza, le tre cose insieme. Il vostro lavoro deve svolgersi su queste tre strade: la strada della verità, la strada della bontà e la strada della bellezza. Ma quelle verità, bontà e bellezze che sono consistenti!, che vengono da dentro, che sono umane. E, nel cammino della verità, nelle tre strade possiamo trovare sbagli, anche trappole. “Io penso, cerco la verità…”: stai attento a non diventare un intellettuale senza intelligenza. “Io vado, cerco la bontà…”: stai attento a non diventare un eticista senza bontà. “A me piace la bellezza…”: sì, ma stai attento a non fare quello che si fa spesso, “truccare” la bellezza, cercare i cosmetici per fare una bellezza artificiale che non esiste. La verità, la bontà e la bellezza come vengono da Dio e sono nell’uomo. E questo è il lavoro dei media, il vostro."
Poi sottolinea che media piccoli e media grandi hanno tutti la loro importanza e la loro funzione:
"Nessuno deve sentirsi piccolo, troppo piccolo rispetto ad un altro troppo grande. Tutti piccoli davanti a Dio, nell’umiltà cristiana, ma tutti abbiamo una funzione. Tutti! (...) E’ importante: cercare l’unità, e non andare per la logica che il pesce grande ingoia il piccolo."
Ammonisce di non 'clericalizzare i laici', perché "Perché ne va dell’identità dell’appartenenza cristiana, lì. Per me, il clericalismo impedisce la crescita del laico." a la clericalizzazione non è dovuta solo ai preti, perché "non ci sarebbe il clericalismo se non ci fossero laici che vogliono essere clericalizzati".
E conclude invitando ad evitare i tre 'peccati dei media':
"Per me, i peccati dei media, i più grossi, sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Queste due ultime sono gravi!, ma non tanto pericolose come la prima. Perché? Vi spiego. La calunnia è peccato mortale, ma si può chiarire e arrivare a conoscere che quella è una calunnia. La diffamazione è peccato mortale, ma si può arrivare a dire: questa è un’ingiustizia, perché questa persona ha fatto quella cosa in quel tempo, poi si è pentita, ha cambiato vita. Ma la disinformazione è dire la metà delle cose, quelle che sono per me più convenienti, e non dire l’altra metà. E così, quello che vede la tv o quello che sente la radio non può fare un giudizio perfetto, perché non ha gli elementi e non glieli danno. Da questi tre peccati, per favore, fuggite. Disinformazione, calunnia e diffamazione."
Su news.va c'è la possibilità di ascoltare alcuni brani audio del Papa riportati nel servizio fatto da Alessandro Gisotti per la Radio Vaticana.