di Thomas Klann
(clicca per ingrandire) |
Ogni lente ha sette difetti ottici dalla sua origine, facilmente constatabili quando proviamo a leggere con la classica lente di ingrandimento. |
Questo tipo di obbiettivo ha anche il vantaggio, essendo la visuale molto ampia, di far vedere meno le vibrazioni provenienti del motore o della bicicletta.
Come si può evitare la deformazione data da questa ampiezza di ripresa, che in alcuni momenti può risultare anche creativa, ma che tante volte non aiuta la percezione della realtà. Quello che le ottiche non riescono a correggere, ora lo si può affidare a un programma software.
A lato vi mostro un esempio. Ho scattato, con una sportcamera, una foto molto ravvicinata da una finestra, in primo piano, per evidenziare meglio la deformazione indotta. Poi nella seconda foto mostro la stessa immagine corretta con un software, con una perdita dell'immagine ai lati, ma il risultato è notevole.
di Thomas Klann
(clicca per ingrandire) |
Capita a me come a tanti che, facendo un viaggio e visitando una città che non si conosce, ci si imbatta inaspettatamente in un monumento che ci colpisce e si scatta una foto lì per lì, rapidamente, perché impossibilitati a tornare sul posto quando le condizioni di luce sarebbero migliori. In più spesso non si conosce cosa il monumento rappresenti né chi ne sia l'autore. |
A casa, nel riordinare il materiale fotografico, si possono trovare su internet maggiori informazioni sul soggetto e l'autore, ma che fare con la foto un po' così così?
E' il momento di ricorrere a un software per elaborarla meglio.
Ecco in sequenza cosa ho fatto nel caso concreto della foto di oggi: ho abbassato il controluce del cielo e dell'acqua del lago, ho creato delle ombre scure ai quattro angoli dell'immagine (vignettatura), ho aumentato la saturazione del colore nell'ambiente e, per ultimo, ho tolto il colore che si rifletteva sulla statua in modo che questa risultasse più isolata dal resto. Il risultato mi pare accettabile.
La scultura, di Johannes Hansen, si trova a Copenaghen, ha titolo 'Siddende unge mennesker” (giovani seduti).
di Thomas Klann
(clicca per ingrandire) |
Una delle regole fondamentali della fotografia - una volta si diceva così - è che quando si scatta una foto, la luce dobbiamo tenerla alle spalle. Il risultato però è a rischio; nel fotografare un gruppo, ad esempio, spesso ci si ritrova volti con gli occhi chiusi. Le regole non sono mai da applicare pedestremente a tutte le situazioni. Un bel controluce, invece, può avere il suo elemento creativo, a patto che non se ne abusi. |
di Thomas Klann
(clicca per ingrandire) |
Credo che a molti sia capitato di vedere rappresentato qualche quadro del pittore russo Vassily Kandinsky. C'è una casa davanti alla quale passo tutti i giorni, ma un particolare giorno mi ha colpito un gioco di luce. Stavo oltrepassandola ma poi sono tornato indietro a fissare lo spettacolo con la macchina fotografica. Passava una persona in quel momento e guardandomi sorpresa mi ha chiesto: “Ma cosa sta fotografando?”. Stavo fotografando una composizione che in qualche modo avevo già visto nei quadri di Kandisky, dove non tutto deve essere necessariamente legato nella sua forma o comporsi in un rapporto d'insieme. |
di Thomas Klann
(clicca per ingrandire) |
Sto concludendo le vacanze nella città di Alghero, in Sardegna. Avevo portato con me un piccolo drone per impratichirmi meglio a manovrarlo. Allora, oltre a fare foto ricordo facendomi suggerire gli ambienti più caratteristici e i punti più favorevoli per mettere in rilievo le bellezze della città dalle cartoline in vendita nei negozi (ne avevo già parlato), ne ho fatte anche alcune dall'alto. E' in genere da queste che si può capire meglio dove e come una città è situata. |
2010-2016 NetOne
Questo/a opera e' pubblicata sotto una Licenza Creative Commons, realizzato con un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL. Annette Löw - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.