di Thomas Klann
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Ho in mente un quadro, non molto famoso ma caratteristico, di William Turner, pittore inglese del periodo romantico alle porte dell'Impressionismo. Con quel quadro il pittore partecipava a una gara dove, per regolamento, si dava la possibilità agli autori di concludere le loro opere quando venivano esposte. Il quadro di Turner assomigliava molto allo stile olandese. Accanto al suo c'era un quadro di un altro pittore, John Constable. |
di Thomas Klann
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Nelle pagine umoristiche di una rivista, ho trovato un giorno una parodia di quel gioco in cui ci sono tanti punti da collegare in un riquadro. Vi era scritto: "Collega i punti facendo in modo che compaia un bel disegno". Ma, per quanto ti sforzassi non c'era come far comparire il bel disegno. Una presa in giro divertente, ma contenente forse un po' di verità: non basta il procedimento meccanico, ci vuole altro. In un dipinto in fondo si trovano sempre gli stessi colori base, un po' più chiari, un po' più scuri, ma mescolati in un certo modo o in un altro fanno 'quel' quadro. |
di Thomas Klann
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La natura si sta svegliando, regalandoci profumi dalle mille fragranze e straordinari colori. A me piace la luce del mattino o quella della sera: è allora che, armato di macchina fotografica e di tanta pazienza, vado a caccia di soggetti particolari. Ma i cambiamenti repentini di quelle ore mi lasciano poco tempo per fare quelle foto che vorrei. Un'ape mi passa davanti, mi chiedo dove vada e la seguo. |
di Thomas Klann
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Partecipavo ad una festa nel sud ovest del Camerun, una festa importante. Per l'occasione le persone si erano vestite con il loro abbigliamento migliore. |
Nel bello si cerca sempre di costruire un ordine, un equilibrio, un ambiente di stabilità, per creare una sensazione di benessere che supera la realtà. Per arrivare a un ordine comprensibile, simmetrico ma comunque sempre suggestivo.
di Thomas Klann
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Si avvicina la Primavera, la luce aumenta e suggerisce nuove immagini, evidenzia nuove situazioni. |
Avevo 13 anni quando ho visto il film Citizen Kane (Quarto potere). In un dialogo del film viene fuori il concetto delle 5W del giornalista : WHO(«Chi»), WHAT(«Cosa»), WHEN(«Quando»), WHERE(«Dove»), WHY(«Perché»). Non l'ho mai dimenticato.
Se questa è la regola di base per raccontare una storia giornalistica, mi chiedevo, sarà valida anche per uno scatto fotografico? Applichiamola in questo caso: la luce (who), brilla (what ), al mattino (when), nel bosco (where), perché è Primavera (why). Sì, mi pare che la regola valga proprio!
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