NetOne nasce il 2 giugno 2000. La sua storia si intreccia con quella di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari e di tante iniziative orientate alla fraternità universale. Come tutte le storie anche in quella di NetOne c’è un prima e c’è un dopo il 2 giugno 2000.

  • Anno 1940

Lettere, cartoline, biglietti. Chiara Lubich scrive instancabilmente ad amici, colleghi, familiari, sacerdoti, religiosi: comunicare riflessioni spirituali, fatti e notizie scaturite dal vivere per l’unità della famiglia umana, per lei è un’urgenza.

Anno 1940
Anno1954

  • Anno1954

Un magnetofono e una cinepresa ampliano la possibilità di raggiungere più persone.

  • Anno 1959

Nasce la prima casa editrice ispirata alla spiritualità dell’Unità.

Anno 1959
Marzo 1995

  • Marzo 1995

La Uelci (Unione editori e librai cattolici italiani) attribuisce a Chiara Lubich il premio “Autore dell’anno” per la sua attività di scrittrice.

  • Gennaio 1997

Chiara Lubich alla St. John’s University di Bangkok riceve il dottorato honoris causa in Comunicazioni sociali per i suoi meriti “nell’uso delle nuove telecomunicazioni e tecnologie dei media”.

Gennaio 1997
2 giugno 2000

  • 2 giugno 2000
Chiara Lubich incontra 800 comunicatori a Castel Gandolfo (Italia) Nasce NetOne

  • Luglio 2000

Primo board di coordinamento di NetOne.

Luglio 2000
Settembre 2000

  • Settembre 2000

L’interesse per NetOne si allarga. In Italia, in Europa, in Asia e negli USA (in particolare ad Hollywood) si tengono incontri e workshop sul ruolo della comunicazione come strumento di unità dei popoli.

  • Giugno 2003

Primo simposio internazionale di NetOne. Chiara Lubich da un modello agli operatori dei media: Maria, la Madre di Cristo, un canale trasparente di trasmissione del sacro all’umanità.

Giugno 2003
Novembre 2004

  • Novembre 2004

Al congresso “Il silenzio e la parola. La luce”, partecipano oltre mille comunicatori. Si distinguono quattro ambiti professionali: giornalismo, scienze della comunicazione ed editoria, cinema e televisione, informatica e comunicazione aziendale. 

  • Anno 2006

Nasce Intermediando, laboratorio sperimentale interdisciplinare per giovani professionisti dei media e studenti di comunicazione. 

Anno 2006
Anno 2007

  • Anno 2007

All’Istituto Universitario Sophia con sede a Loppiano (Italia) si apre il corso di Comunicazione e Cultura dell’Unità.

  • Anno 2008

Nasce la rete di NetOne in America Latina, con quattro congressi in Brasile, Argentina, Colombia e Cile. La comunicazione latinoamericana si inserisce nel mondo accademico con notevoli risvolti in ambito sociale e comunitario.

Anno 2008
Anno 2015

  • Anno 2015

E’ il tempo dell’Africa. NetOne prepara convegni e workshops in Benin, Burkina Faso, Burundi, Costa d’Avorio, Kenya, Repubblica Democratica del Congo. Vi partecipano professionisti dei media e studiosi di comunicazione anche di Senegal, Mali e Tanzania. 

  • Anno 2016

Nasce il progetto: “Per un giornalismo dialogico”, che mette a fuoco i conflitti, nei quali si richiede un incontro tra i contrapposti attori sociali. Si prende in considerazione il tema delle migrazioni forzate, per fame e guerra, specialmente dai Paesi africani e dal Medio Oriente verso l’Europa. Davanti a questa problematica, che ha ampi risvolti geopolitici, economici e antropologici, NetOne si propone di raccontare i fenomeni migratori a partire dalle esperienze di chi lascia la propria terra per fuggire dalla guerra, cercando di ricostruire i fatti, ricavando e considerando i dati per scoprire e raccontare la verità.

Anno 2016
Anno 2019

  • Anno 2019

Il forum sul digitale “Humanity 4.0 - Verso le comunità del futuro” assieme al consulente Onu per la cooperazione digitale, Fadi Chehadé, lancia il progetto di un Giuramento digitale, per una tecnologia a servizio dell’umanità e di uno sviluppo sostenibile.

  • Anno 2020

I webinar su “Informazione e Pandemia” riuniscono a livello internazionale operatori dei media e accademici per approfondimenti sul comunicare il dolore, la malattia e la scienza al tempo del Covid-19, tra fake news e spettacolarizzazione.

Anno 2020
Anno 2021

  • Anno 2021

Il seminario “Tv e cinema in dialogo con la cultura e le religioni” riunisce operatori del mondo televisivo e cinematografico, veterani e alle prime armi, per lavorare su un modello di storytelling che valorizzi la dimensione non solo culturale ma anche spirituale di una produzione visiva.

 

La data della nascita di NetOne può essere fissata ai primi di giugno del 2000, quando ottocento comunicatori si riuniscono a Castel Gandolfo (Roma, Italia) per iniziativa del Movimento dei Focolari. 

L’accelerazione degli avvenimenti era cominciata nel marzo 1995, quando l’Uelci (Unione Editori e Librai Cattolici Italiani) aveva attribuito a Chiara Lubich il premio “Autore dell’anno” per la sua attività di scrittrice, e quando, nel gennaio 1997, Chiara Lubich ricevette il dottorato honoris causa in Comunicazioni sociali alla St. John’s University di Bangkok, per i suoi meriti “nell’uso delle nuove telecomunicazioni e tecnologie dei media”.

Fu quello probabilmente uno degli elementi principali che spinsero Chiara ad accelerare i tempi per la nascita di NetOne – che, nel congresso del giugno 2000, non aveva ancora un nome – . In quell’occasione, Chiara Lubich pronuncia un discorso “fondatore”, perché traccia le linee direttrici, con sicura ispirazione poetica, di quello che negli anni sarebbe diventata NetOne.

Al termine di quel congresso, dichiara “fondata” quella realtà associativa tra comunicatori. Nomina Nedo Pozzi coordinatore della “nuova realtà” e con lui nella commissione internazionale: Michele Zanzucchi, giornalista e scrittore, Paolo Crepaz, giornalista sportivo, Carla Cotignoli, giornalista alla Radio Vaticana, Lella Siniscalco, a lungo regista RAI, e Maria Rosa Logozzo, informatica. Già nella sua composizione, quella commissione svela non poco della “futuribile” rete di NetOne.

Il nome “NetOne” emerge al termine di un lungo brainstorming che è stato anche una profonda riflessione sulla visione e sulla missione del nascente raggruppamento di comunicatori. 

Certamente “NetOne” si è rivelato un nome forte, che indica lo scopo ultimo del gruppo (l’unità, one) e nello stesso tempo la sua forma associativa (la rete, net). 

NetOne: la coabitazione sotto lo stesso tetto di tutte le categorie professionali e teoriche che operano nel campo della comunicazione.

Poco dopo la chiusura del congresso del giugno 2000, viene dato inizio a una serie di “incontri di formazione” per coloro che vogliono aderirvi. 

Attualmente questo tipo di appuntamento si svolge periodicamente anche online in varie parti del mondo permettendo in questo modo di unirsi a i gruppi di NetOne anche da luoghi difficilmente raggiungibili. In alcune città e Paesi sono iniziati appuntamenti là dove NetOne si era già avviata “spontaneamente” – dalla Spagna alla Slovenia, da Milano a Bologna e alle Filippine. Ma anche negli Stati Uniti, e più precisamente a Hollywood. 

Nel 2003 si realizza un Simposio internazionale di NetOne, a Castel Gandolfo. Chiara Lubich presenta la figura della Madre di Cristo “trasparenza di Dio” in particolare nella sua desolazione, come modello anche per tutti coloro che operano nell’ambito dei mass media: “… La sua figura di madre che regge Dio morto nelle sue braccia e ancora crede, e spera e ama, può essere il modello e il sostegno dei comunicatori che spesso devono assistere – per trasmetterne, poi, la notizia – ad eventi che ricordano in modi diversi l’abbandono del Figlio di Dio in croce …”.

Nel novembre 2004 ha luogo il congresso “Il silenzio e la parola. La luce”. Un grande successo, con la partecipazione di circa mille operatori della comunicazione suddivisi in quattro laboratori: giornalismo, scienze della comunicazione ed editoria, cinema e televisione, informatica e comunicazione aziendale. Un convegno per mettere in rete le idee, i progetti, gli approfondimenti culturali, le testimonianze di vita di migliaia di operatori che in tutto il mondo lavorano o studiano nel campo dei media. Nella prospettiva di un mondo unito. 

Nel 2006 parte una piccola iniziativa: “Intermediando”, un laboratorio di comunicazione per giovani professionisti o studenti di Scienze della Comunicazione. Un tentativo di informare con le categorie proposte da NetOne l’agire di tanti giovani comunicatori. Intermediando offre un corso di “approfondimento creativo” per singoli campi (informazione, cinema e tv, ict e letteratura) ma con aperture inter e intra-disciplinari. 

L’anno 2008 si rivela importante per l’apertura di NetOne in America Latina, con quattro congressi (Brasile, Argentina, Colombia e Cile). La comunicazione latinoamericana, anche accademica, rivela incredibili potenzialità creative e sociali. 

Dal 2015 si susseguono convegni e workshops in Benin, Burkina Faso (con partecipanti dal Senegal e dal Mali), Burundi, Costa d’Avorio, Kenya (con partecipanti dalla Tanzania) e nella R.D. del Congo, dove sono stati coinvolti professionisti dei media e studiosi di comunicazione di vari Paesi dell’Africa.

Nel 2016 nasce il progetto: “Per un giornalismo dialogico”, che mette a fuoco i conflitti, nei quali si richiede un incontro tra i contrapposti attori sociali. Si prende in considerazione il tema delle migrazioni forzate, per fame e guerra, specialmente dai Paesi africani e dal Medio Oriente verso l’Europa. Davanti a questa problematica, che ha ampi risvolti geopolitici, economici e antropologici, NetOne si propone di raccontare i fenomeni migratori a partire dalle esperienze di chi lascia la propria terra per fuggire dalla guerra, cercando di ricostruire i fatti, ricavando e considerando i dati per scoprire e raccontare la verità.

Nel 2019, NetOne è uno degli organizzatori del Forum dal titolo “Humanity 4.0 – Verso le comunità del futuro” tenutosi a Trento, durante il quale il consulente Onu per il mondo digitale prof. Fadi Chehadé lancia l’idea di lavorare alla definizione di limiti etici condivisi dagli ingegneri per permettere uno sviluppo più giusto delle nuove tecnologie. Dopo questo incontro, nascono molteplici iniziative per il progresso della comunicazione digitale.

 

Un’altra caratteristica di questi ultimi anni è la collaborazione a diversi progetti di comunicazione accademica con l’Istituto Universitario Sophia con sede a Loppiano (Firenze).

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