NetOne ha aderito alla Settimana Mondo Unito 2025 realizzando quattro webinar in diverse regioni del mondo, col titolo generale: Comunicazione e speranza. Insieme a queste proposte, in Brasile, si sono aggiunti alcuni workshop sul tema della comunicazione.
Il percorso è iniziato in Brasile nel weekend del 2-4 di maggio; Luís Henrique Marques, giornalista brasiliano che fa parte della Commissione internazionale di NetOne, ha organizzato dei workshop a San Paolo (Brasile) per diversi gruppi del Movimento dei Focolari. Il tema centrale è stato “La comunicazione alla luce del carisma dell’unità”, adattato a giovani, adulti e anziani. Sono stati proposti i principi comunicativi di Chiara Lubich, la comunicazione dialogica e l’uso di WhatsApp e dei social network.
La Settimana Mondo Unito è proseguita con una giornata, martedì 6 maggio, dedicata in particolare agli interessi della Communication Community, nata in occasione dell’incontro internazionale dei giovani Genfest 2024, tenutosi ad Aparecida-Brasile.In questo giorno, abbiamo iniziato il giro del mondo con i webinar partendo dalle Filippine con la presentazione del libro: Journeys of Hope del giornalista Romè Vital. Questa pubblicazione raccoglie le storie di persone che sono riuscite a superare la tossicodipendenza grazie alle proposte di recupero offerte dalla Fazenda da Esperança. Tutti i presenti hanno espresso un grande apprezzamento per il libro, sia per il contenuto che per il modo in cui è stato presentato e si è sottolineata la vitale importanza di rendere visibili queste storie per accompagnare meglio chi soffre di questa problematica.
La giornata è proseguita in Kenya, dove ha avuto luogo uno scambio tra i Giovani per un mondo unito e la Younib Organization sul tema: “Communication and Our Role in Building a United World”. Con i giovani, era presente Magdalene Kasuku Journalist of Radio.
Contemporaneamente, è stata presentata una tavola rotonda in Libano con il tema: Etica nella comunicazione. Marianne Najn, ingegnere informatico, ha presentato il progetto di un giuramento etico per chi lavora nel digitale: il Digital Oath, mentre Guy Constant Ehoumi (Benin), giornalista, ha offerto una riflessione generale basata sulla sua esperienza professionale, con particolare attenzione a la sua due mandati come presidente dell’Observatoire de la déontologie et de l’éthique dans les médias dal 2012 al 2019 in Benin.
La giornata si è chiusa in Argentina dove la giornalista Laura Carbonari, di Mendoza ha offerto la sua esperienza/riflessione sul tema: “La comunicazione come ponte: Come i media possono unire le organizzazioni al loro pubblico”. A seguire si è aggiunta la presentazione dell’esperienza della Community di Comunicazione UWP, con Anita Tano di Rosario-Argentina, comunicatrice sociale e responsabile di questo spazio.